in foto il simbolo e prototipo della razza: CAFIERO di Lucus Angitiae |
La morfologia del p.m.a. non può essere separata ne’ dalla funzione di guardiano del gregge che il cane svolge o che potenzialmente dovrebbe svolgere ne’ dall’ambiente a volte molto difficile in cui compie il suo lavoro.La sua costituzione non deve essere mai leggera ed esile perche’, un cane siffatto, non potrebbe svolgere con efficacia il suo lavoro di difensore del gregge, ne sopportare condizioni ambientali avverse e difficili. Il p.m.a. deve essere di taglia grande, di struttura potente, con un tronco di buona massa e con diametri trasversali ben sviluppati.
La sua ossatura e’ forte come la muscolatura che deve risultare ben sviluppata e tonica. Il cane non deve però risultare eccessivamente pesante poiche perderebbe in agilita’ e rapidita’ nella lotta contro il predatore e tenderebbe a stancarsi facilmente sia in caso di scontro con il lupo, sia negli spostamenti del gregge attraverso i pascoli. Allo stesso tempo non deve avere abbondanza di pelle, ne un notevole sviluppo labiale che denotano sovente una costituzione linfatica e poco resistente.
Molto importante per la tipicita’ della razza e’ il mantello. Il suo colore e’ bianco perche’ piu’ accettato dalle pecore e piu’ distinguibile dal mantello del lupo. Il pelo e’ lungo, ruvido al tatto, ricco di sottopelo invernale. Nei maschi forma un ricco collare sul collo funzionale allo scorrimento della pioggia e utile a proteggere la gola nella lotta. La lunghezza del pelo, la sua tessitura e la sua direzione devono essere tali da rendere il mantello del p.m.a. adatto alle avverse condizioni metereologiche che il cane incontra nella sua vita di guardiano.
Anche la tipologia della testa deve essere espressione della sua funzione di difensore del gregge. Essa e’ forte e potente, di forma conica senza però risultare appuntita. Il cranio e’ largo,con il profilo moderatamente convesso .
Il muso e’ abbastanza lungo, ma mai appuntito, largo fin dalla base, ben sviluppato in altezza con convergenza moderata delle sue facce laterali in modo che la sua faccia anteriore sia ancora larga. Il suo sviluppo labiale deve essere contenuto, la mandibola e’ ben sviluppata come struttura scheletrica,potente, ben visibile, mai sfuggente.
Il cranio ed il muso, quindi, debbono essere potenti ed avere una struttura muscolare e scheletrica tale, da consentire al cane di afferrare e mantenere la presa nella lotta contro il predatore, aiutato in questo da un collo abbastanza corto, largo e ben muscolato. Il cranio ed il muso, anche se potenti, non debbono pero’ risultare pesanti e grossolani, debbono raccordarsi tra loro con linee dolci in modo che il profilo della testa sia morbido senza stacchi o salti marcati.
Anche il salto naso-frontale poco accentuato contribuisce alla linearita’ ed alla morbidezza del profilo della testa del cane.
L’orecchio e l’occhio del p.m.a. sono caratteristiche peculiari della razza che la fanno facilmente distinguere dalle altre razze bianche da pecora. L’ orecchio e’ piccolo, di forma triangolare, attaccato alto, pendente piatto lateralmente, meglio se leggermente obliquo all’indietro in stato di perfetta quiete, molto mobile in attenzione. L’ orecchio tipico e’ quello che lascia maggiormente sgombra la faccia, in pratica osservando la testa del cane di fronte, i padiglioni auricolari devono essere resi praticamente invisibili dal collare di pelo.
L’occhio e’ abbastanza piccolo rispetto alla mole del cane, di colore scuro, ben distanziato, a mandorla ed in posizione laterale (i famosi occhi tagliati che ancora oggi sono ben presenti nei cani di selezione rustica).
Le rime palpebrali sono ben aderenti al bulbo che non deve risultare ne’ infossato ne’ prominente.
Lo sguardo e’ vigile, intelligente e ridente.